Titolo che venne pubblicato da Capcom alla fine del ciclo vitale della Playstation 1, parliamo in particolare dell'anno 1999, nel mese di Dicembre...praticamente lo abbiamo assaporato nel 2000, quando già si annusava profumino di Playstation 2 e la Dreamcast, bella e dannata, aveva inaugurato l'era 128 bit. Per quel che mi riguarda lo ricordo con piacere all'epoca...ero sotto stress per l'esame di maturità ed allietó non poco le mie pause studio della primavera del 2000.
Ma tutto, ovviamente è relativo e torniamo al presente storico. La Capcom con Strider 2, in giappone allungato col titolo Strider Hiryu 2,confeziona quindi un piccolo gioiellino, con un motore grafico a 32 bit ma un gameplay ben strutturato e rigidamente in 2d, ai massimi livelli, con un impatto di giocabilità degno del brand Strider...e, diciamolo, dei tanti soldini che, perlomeno a me, fece spendere in sala giochi...nei primissimi novanta. Quindi bellissimo ritrovarlo, rispolverarlo per un sano divertimento senza troppi fronzoli ed uno svolgimento molto spettacolare. Un plauso meritano gli ambienti di gioco e la loro varietà: dal giappo, al techno passando per feudi, mari e monti, con relativizzazione di nemici e boss veramente di spessore, quindi...accattivante. Il parco mosse è molto vario, si puó scattare, arrampicarsi, sfruttare egregiamente il doppio salto e via dicendo. Unica pecca secondo me sta nella longevitá: non che il gioco sia breve, ma "continue" infiniti accorciano la sfida con i propri limiti (personali) anche per il fatto che (comunque) il livello di difficoltà non è altissimo, tanto che lo troverete accessibilissimo alle prime partite.....e via via facilino andando avanti. Insomma, si inizia e si invoglia a finire....ma anche se finisce e non così tardi come avrebbe potuto, l'esperienza non si fa rimpiangere un solo minuto!!! Da giocare assolutamente se nei tempi d'oro avete gettonato questo genere di giochi in sala....o se solo siete curiosi di conoscere il valore elevato della storia di questo marchio.
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