È un pò che gira questa moda dei mini. Un'uscita Atgames, casa cinese, che dalla Sega ha in licenza la produzione, già da qualche anno, di cloni a basso costo, della sua console old gen dell'era 16bit, quindi non rappresenta una novità. Anzi, forse è stata tra le prime a rivolgersi a questa fetta di mercato, seppur non nei connotati che questo ha preso attualmente.
Mi spiego meglio, tutto sta nel vendere una console clonata da una vecchia ed illustre controparte: se prima poteva essere un ripiego, è indiscutibile che da quando Nintendo è uscita ufficialmente col Nes Mini, andato a ruba nella sua prima edizione, le cose sono molto cambiate. Ergo il riproporre una miniconsole dall'era 8/16 bit, è divenuto una sorta di culto, anche nel design. In sostanza, la differenza tra il vecchio nei confronti di un nobile vintage....sta tutta in questa sorta "maturazione della percezione", verso le opere di quegli anni (ottanta/novanta).....in questi anni. E non c'entrano nulla gli emulatori su pc o i vari retropie/rasperry. Parlo non solo di bisogno......ma di gusto+bisogno....e quando accade questo il passato ha fascino e "leggenda".
Quindi ecco, come noto, Nintendo uscirsene anche con il Supenintendo mini ed Atgames, di rimando, cogliere l'attimo e sfruttare diversamente la sua licenza, cambiando forma ai suoi emulatori Megadrive, per mettere anche la console Sega, in grado di rinobilitarsi nel design, per proiettare il suo simbolo. Ergo, ecco questo Sega Megadrive Mini, ad immagine e somiglianza rimpicciolita (circa della metà) del nostro vecchio amato Md (prima versione). In verità si chiama Sega Megadrive/Genesis FlashBack.....ma chiamiamolo "Mini" per abbreviare.
Diciamo subito i pro ed i contro della faccenda. I pro sono tutti sull'estetica, certamente le linee del Megadrive sono state riprodotte molto fedelmente, con la grandiosa aggiunta dello slot cartuccia, cosa che ci consente di inserire anche i nostri vecchi giochi, evitando di azionare quelli precaricati. Questa è una novità ed un optional in più rispetto al Nes/Nintendo Mini ed al Supernes/Superninendo Mini, che aumenta il gusto del vintage, se siamo i tipi che amano toccare le cartucce, le confezioni.....ed odorare il libretto delle spiegazioni. Non è invece una novità per Atgames, la quale, nei suoi vecchi cloni brutti ed ovali del Md, aveva inserito da diversi anni lo slot cartuccia. Infatti, in questo caso la proposta è del tutto simile, cambia solo la scocca. I materiali non sono robustissimi, la miniconsole molto leggera e "vuota dentro" da l'idea di una certa fragilità, cosa che non ho provato con le due Mini della Nintendo. Ma basta averne cura, insomma. Le dolenti note, migliorabili senz'altro, stanno invece nel suo software interno e nella composizione poco concepibile datagli. Il menù è macchinoso e complesso, talvolta a mio parere, lo ripeto,illogico. Eppure con i menù ormai ci si dovrebbe masticare....ma, vedete, calza sempre....mai dar nulla per scontato! La proposta di giochi (85 in tutto) è in realtà molto parziale: ci sono prevalentemente giochi Sega ma non tutti originali Md, ve ne sono alcuni dal Master System emulati ed altri giochini indipendenti un po' basici, prodotti probabilmente proprio per la Atagames, inutili francamente, anzi se non si fossero visti sarebbe stato meglio, per noi....ed anche per il menù, che ne sarebbe stato alleggerito. L'emulazione dei titoli precaricati Md non è inoltre eccezionale.....ragazzi...Sonic è scattoso....nooooo!!!! Non va bene questa cosa!
Ma io sono tignoso ed ho voluto, avendola, verificare se stessa cosa accade inserendo la vecchia cartuccia di Sonic. Verdetto? Stessa cosa! Quindi la colpa è tutta della nostra miniconsole....che in questo caso un poco tradisce "sua mamma" e le qualità, per le quali era conosciuta e che, non in ultimo portarono, la Sega nel 1991 a creare la sua mascotte blu....super veloce per contrastare Supermario ed mostrare alcune pecche della console avversaria targata Nintendo. Ma sul Megadrive queste cose non devono proprio accadere.....peccato, spero che questo difetto, non da poco, venga corretto.
Ero scettico sulla compatibilità con gli adattatori, invece confermo....vanno come sarebbero andati sulla console originale. Funzionano.
Buoni i 2 JoyPad, wireless in dotazione. Vanno a pile, hanno 6 tasti e sono fatti come versione lievemente rimpicciolita del controller a 6 tasti della Sega dell'epoca (che nun se batte). Questo è un bel passo, in quanto i primi cloni di Atgames della console Sega (quelli con quella forma strana ed essenziale) soffrivano proprio di grosse lacune sui pad senza fili, tanto è che molti ricorsero ai cablati.
Ma, restando in tema, se tante volte vi andasse di mettere il pad originale cablato del Md (il mitico "cornetto" a tre tasti od il citato 6 tasti), la console dice si! Insomma, ha pure due porte vecchio tipo....per concedervi anche l'ebbrezza del tatto. Questo è un grande optional...che ti fa in un certo senso ancora più rosicare. Pochi dettagli in più e l'esperienza si sarebbe definita totale! Peccato!
Quindi tirando le somme siamo di fronte ad un prodotto oscillante tra cose belle, apprezzabili ed altre meno belle...a tratti inconcepibili. Indubbiamente, tuttavia, se preso col giusto piglio e con quel "gusto dell'abbozzo", che può venire solo dall'amore per il retrogaming (pensate a quanto abbozzavamo con i caricamenti delle cassette del C64) il Megadrive Mini di Atgames merita l'acquisto, almeno in attesa di Sega magari con un Megadrive Mini originale e direttamente prodotto....cosa che è decisamente nell'aria. Vedremo.
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