Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

Se ci conoscessimo oggi

"When we first met" aka in italiano, "Se ci conoscessimo oggi" è la nuova commediuzza di un'ora e mezza, proposta da Netflix in questo freddo Febbraio 2018. Mette in campo qualche trentenne di prospettiva, conosciuto più che altro nell'ambito delle serie TV con qualche excursus cinematografico. E così troviamo questo poker di attori: Adam DeVine (Modern Family e varie altre sitcom), Alexandra Daddario (Percy Jackson saga, Baywatch, San Andreas, True Detective...), Robbie Amell (Flash, Tomorrow People ed un paio di buone produzioni Netflix) e Shelley Henning (TeenWolf su tutto). Il film è sufficiente, certo non brilla come potrebbe e dovrebbe, ha un ritmo strano, incostante e non frizza in originalità, per nulla. In pratica la struttura è quella tipica del triangolo amoroso imperfetto...lui, lei, l'altro e  la sorpresa. Praticamente Noah, il protagonista (DeVine) ama Avery (La Daddario), conosciuta tre anni prima, nel 2014, ad una festa per Halloween. T...

Spectral

Film prodotto da Netflix del 2016, con un budget non da trascurare, ben 70 milioni di dollari. In sostanza siamo in Europa, nell'est in particolare in ciò che non troppo esplicitamente capiremo essere la Moldavia. Ebbene lì, una intera città devastata dalla guerra, è divenuta preda di strane creature, gli "Alatara" quasi invisibili e dalle fattezze umane, simili a letali fantasmi....che al semplice tocco sono in grado di uccidere (a causa di un complicato fenomeno ustione/congelamento) chiunque gli si pari davanti. I Marines inviati in Moldavia per risolvere la questione bellica...inevitabilmente andranno a cozzare contro questi Alatara e dovranno coinvolgere uno scienziato, Mark Clyne (James Badge Dale)....che tutto,si sarebbe aspettato di vedere (e vivere) ...fuorché questo.  E qui si snoda il film, in cui in un contesto martoriato della città moldava stereotipata, questo gruppo di Marines con lo scienziato rimane isolato in attesa del recupero, lottando per la propria ...

I cavalieri dello zodiaco: dai cartoni ai giocattoli...nel 1990/91

Lo ricordo ancora benissimo come fosse ieri!!! Era il 1990, Marzo per la precisione, annunciata da spot pubblicitari a più non posso nel circuito locale di Odeon TV, era finalmente giunta qui in Italia una serie rivoluzionaria, "I Cavalieri dello Zodiaco". E lo era sul serio: sigla italiana con gli attributi, animazione da paura, scene pirotecniche e spettacolari, un pathos avvolgente che poi sarà una costante per tutti gli archi narrativi a venire ed infine quel mix tra epica, classico e design lucente dal tocco futuristico....decisamente acchiappone! Insomma tante cose, messe bene insieme e rese eccellentemente a livello tecnico. I cavalieri, il cosmo, i loro colpi divennero in poco il nostro chiodo fisso, con tanto di immedesimazioni e battaglie approntate a scuola ed a casa. Poco prima della sera l'appuntamento con Odeon TV era, scontatamente imprescindibile...ed idem le chiacchiere il giorno seguente con i compagni, ipotizzando o commentandone i risvolti. Un fenomeno...

Che fine hanno fatto...Ron Lim

In questo caso, che vi piaccia o no, parliamo delle sorti di un grande disegnatore; certamente in fase calante in quanto a prestigio degli incarichi, ma imprescindibilmente Ron Lim, con la sua lunga e densa carriera, merita un posto di tutto rispetto nel regno dei comics. E verrà ancor più rivalutato, vista creazione del terzo film degli Avengers e la sua ispirazione alle miniserie "cosmiche" da lui disegnate negli anni '90 tra cui, appunto, Infinity Gauntlet e War. Classe 1965, ebbe il suo primo incarico ufficiale più una trentina d'anni fa, quando gli furono affidate le matite della serie "Ex Mutants" della Eternity, poi quasi esclusivamente lavori di assoluto rilievo in Marvel Comics, dal 1988 sino alla fine degli anni novanta. Le illustrazioni per cui viene ricordato sono moltissime, certamente però, un posto in primo piano merita la sua lunghissima collaborazione alla testata "Silver Surfer" (Italia in gran parte reperibile su vecchi albi Play...

Che fine hanno fatto.....Steven Butler

Anche in questo caso i Marvel fan degli anni novanta non dovrebbero cader impreparati. Siamo agli inizi della saga del clone e, dopo il tormentato abbandono di Alex Saviuk, nell'Ottobre 1994 sulla testata "Web of Spider-Man" (WOSM), arriva un certo Steven Butler. Chi era e, soprattutto, che fine ha fatto, visto che la sua permanenza in Marvel fu tutt'altro che lunga? Proviamo a metter un pò di luce, partendo dall'inizio. Giovane penciler dalle grandi potenzialità, Butler era approdato alla casa delle idee nel 1991, conoscendo un minimo di notorietà l'anno seguente, grazie alla serie omonima, basata sulle avventure della celebre sexy-mercenaria "Silver Sable". Sebbene gli incarichi di rilievo non abbondarono per tutto il 1993, c'è anche da considerare che, quando la Marvel gli affidò la sua terza testata dedicata all'Uomo Ragno, questi non era del tutto impreparato nei confronti del personaggio: si era cimentato con Spidey già nel 1991, propri...

Che fine hanno fatto...Tom Lyle

Riprendo un vecchio articolo di una rubrica gagliarda del 2009, in sostanza si indagava sulle sorti di alcuni disegnatori noti...che da qualche anno erano "editorialmente scomparsi" dalle nostre testate del cuore. Ovviamente non erano scomparsi, ma avevano operato altrove....iniziamo con Tom Lyle...poi vi ripropongo altre ricerche!!! TOM LYLE In questo caso parliamo di disegnatori, che qualche anno fa erano sulla cresta dell'onda del genere supereoistico e che adesso, diciamo, sono un pochino più defilati. Iniziamo con Tom Lyle, chi di voi non se ne ricorda? Io ebbi un suo Spider-Man, sia su una maglietta acquistata in Inghilterra nel 1994, sia su un calendario dell'anno 1996, monopagina, regalato dalla Marvel Italia, alla fine del 1995. Quanti ricordi.....ma quelli che leggono le avventure de "L'Uomo Ragno" ( o "Spider-Man", prima o poi bisognerà abituarsi...) da meno di 13 anni, sono pienamente giustificati! Ricordo che il buon Tom, classe 19...

Rewind....Adam Strange nell'era playpress!!!

Recentemente (ma questo è un mio vecchio articolo, quindi...😬) ho acquistato i tre volumi di Play Extra (21-22-23 del 1992) contenenti la miniserie Adam Strange. Ad esser sinceri, l'ho fatto con più curiosità che voglia, anche perchè sebbene conoscessi il personaggio da varie altre apparizioni su testate Dc, tra cui quella della Justice League; non mi aveva mai più di tanto incantato. Obiettivamente, trovavo improponibile l'accostamento tra i leggendari supereroi della Lega, con un semplice archeologo dotato di tuta spaziale e zainetto a razzi. Come era possibile? Non mi posi più di tanto la domanda e tralasciai la risposta per anni, limitandomi a considerare Strange come un pittoresco elemento di un cosmo di personaggi esteso e variegato. Ovviamente la mia definizione, o meglio impressione, era stata quanto di più riduttivo non ci potesse essere, visto che il personaggio esiste sin dal 1958 e la sua storia editoriale ha avuto il suo nobile e meritato spessore nei decenni; ad ...

Dilemma: perché nei cartoni giapponesi regnano incontrastati i capelli colorati??? E non solo...

Verdi, viola, blu, rossi....insomma, lo sappiamo, le tinte sono variegate e molteplici. Ci sono rimasti impressi, li ricordiamo sempre con affetto ed in un certo senso ne apprezziamo le fattezze (anzi diciamolo, ci piacciono)....ma forse non ci siamo mai più di tanto spesi nel farci la domanda: ma perché? Neppure io l'ho mai fatto approfonditamente. Ma come in una puntata di Voyager...chiediamoci: esiste un motivo alla base del quale si è optato per questa scelta di character design? Una risposta non c'è, non esiste, a meno che non si vada ad indagare proprio nella politica degli studi di animazione, perlomeno in quelli che hanno "basato" questo trend, per gli altri ovviamente non è si trattato altro che inserirsi ed adeguarsi in un genere "consolidato". Neppure il manga, che nel novanta percento dei casi ha generato o ispirato il relativo anime di riferimento, può aiutare...in quanto nel fumetto giapponese regna il bianco e nero....ergo finché non esce il c...

The Cloverfield paradox

In ordine di uscita sarebbe il terzo, nelle intenzioni (postume) invece questo "The Cloverfield Paradox" dovrebbe essere il prequel della saga di Cloverfield (iniziata nel 2008 con l'omonimo Cloverfield, poi andata avanti nel 2016 con lo spin-off "12 Cloverfield Lane"). Dietro tutto ciò vi è sempre la produzione di J.J.Abrams/Bad Robot e, questa volta in prima linea, di Netflix che ha avuto l'esclusiva dalla Paramount per la messa in onda sul suo circuito di questa pellicola. Risultato....a scanso di un'importante campagna pubblicitaria dico....boh. Non mi ha pienamente convinto e non ci vedo, se non dietro tante e poco stabili forzature, linee di contatto con l'incipit di Cloverfield. Ed in effetti queste notabili e notevoli fragilità sono tutte da imputare alla complicata produzione di questa pellicola, che doveva essere un horror/sci-fi indipendente da saghe o serie a partire dal 2012, ma non se ne fece nulla di fattivo. Dopo Abrams ne ha acquisit...

Altered Carbon

Tratto dalla triologia di fantascienza di Richard K.Morgan ed in particolare dal primo libro "Bay City", la serie TV Netflix Altered Carbon, si presenta come un mix di elevata qualità tra sci-fi e thriller con punte di noir e psichedelia di matrice futuristica, assolutamente perfetto. Nel complesso è pertanto una serie ottimamente pensata e realizzata, con personaggi ultradefiniti, emozionanti ed un telaio di trama "spesso" (nel senso solidissimo) e coinvolgente. Siamo nell'anno 2384 e l'umanità gode dei benefici portati dal viaggio intergalattico. Ovviamente ciò comporta delle conseguenze nel tenore e nella concezione della vita, sui piani esistenzialistico e sociale. Il rapporto tra scienza e natura è nettamente sbilanciato a favore della prima e sulla terra l'umanità vive concentrata in enormi e settarie metropoli, governate da ricchissimi aristocratici, i "Mat" (abbreviazione di "Matusalemme"), che vengono venerati come delle vere...

Left Behind.....dopo averlo visto io l'ho fatto!

Un film del 2014, con uno spunto da discreto potenziale d'intrattenimento, ma fatto diligentemente male. I personaggi sono veramente poco approfonditi, lasciati andare e stereotipati, insomma al dunque si mescolano, nell'incolore e scialbo tessuto di questa pellicola, decisamente priva di contenuti, assurda ed anche noiosa. Non so se siete a conoscenza della situazione finanziaria di Nicolas Cage, beh se la avete ignorata sino ad ora, ve la riassumo in poche parole: praticamente il buon Nicola, per un mix tra cattivi investimenti ed acquisti di beni immobili a tutti i costi....si è trovato indebitato di 150 milioni. Per questo è qualche anno che non bada più tanto a scegliere o valutare i copioni che gli vengono proposti, bensì accetta tutto ovviamente per lavorare di più ed aumentare le entrate....cimentandosi in una moltitudine molto accelerata di film all'anno e, purtroppo, abbassando l'asticella della qualità nelle produzioni che lo vedono coinvolto....tra cui quest...

Attacco al potere (Olympus has fallen)

Olympus has Fallen! L'olimpo è caduto, ebbene tale il titolo tradotto di questo film del 2012, da noi ribattezzato con poca fantasia "Attacco al Potere", facendo perdere alla pellicola tutto l'impatto metaforico e mitologico del suo nome originale e soprattutto creando confusione con un altro film, ovvero "Attacco al potere", datato 1998 e con Denzel Whasinghton, Bruce Willis ed Annette Bening...insomma non un b-movie od una produzione per la TV. Comunque....filmino di puro intrattenimento, senza particolari pretese artistiche o di contenuti e disponibile  anche su Netflix. Ai booteghini non andò male, arrivando a generare un seguito. Essenzialmente un gruppo terroristico coreano ottimamente organizzato, attacca improvvisamente la Casa Bianca con tanti uomini e mezzi, quindi una sorta di terrore ed impotenza replicata dell'11 Settembre....ha la meglio.....gli invasori riescono infatti a conquistare la dimora del presidente (Aaron Eckhart), uccidendo ogni...

Faccia da videogioco !!!!!!

Ci stava un film del 1992 mi pare, in cui un giovane ed ancora poco famoso Brad Pitt finiva catapultato nel mondo dei cartoons, venendo anche egli trasformato nella sua "controparte animata" e, viceversa, Kim Basinger dalla versione cartone, riusciva a trovare un varco per il nostro mondo, fuoriuscendone in carne ed ossa. Insomma, i due mondi finiscono per alternarsi ed i personaggi si adattano ad entrambe le dimensioni, Tron docet. Il film comunque si chiamava "Cool World", qui in Italia è stato (come solo noi possiamo) ribattezzato "Fuga dal mondo dei sogni". Allora era un espediente fantasy....oggi invece rifletteremo sul fatto che man mano che passa il tempo, sempre più cala l'elemento fantastico e, molto possibilmente, tra poco smetteremo di meravigliarci!!! Ma in fondo, nei videogiochi in quanti possono dire, con orgoglio, di esserci entrati? Quando la notorietà ti porta a far parte, integrante o portante di un videogioco, vuol dire che la fama è...