Ci stava un film del 1992 mi pare, in cui un giovane ed ancora poco famoso Brad Pitt finiva catapultato nel mondo dei cartoons, venendo anche egli trasformato nella sua "controparte animata" e, viceversa, Kim Basinger dalla versione cartone, riusciva a trovare un varco per il nostro mondo, fuoriuscendone in carne ed ossa. Insomma, i due mondi finiscono per alternarsi ed i personaggi si adattano ad entrambe le dimensioni, Tron docet. Il film comunque si chiamava "Cool World", qui in Italia è stato (come solo noi possiamo) ribattezzato "Fuga dal mondo dei sogni". Allora era un espediente fantasy....oggi invece rifletteremo sul fatto che man mano che passa il tempo, sempre più cala l'elemento fantastico e, molto possibilmente, tra poco smetteremo di meravigliarci!!! Ma in fondo, nei videogiochi in quanti possono dire, con orgoglio, di esserci entrati?
Quando la notorietà ti porta a far parte, integrante o portante di un videogioco, vuol dire che la fama è a buon punto e quindi l'immagine mediatica di chi presta le sue fattezze ai programmatori, è assolutamente di valore. Parliamo chiaramente di Vip, d'altronde, difficilmente finisci in un videogame se non sei famoso! Vediamo quali e quanti, più o meno, tentativi sono stati fatti in tal senso negli ultimi venti anni, ovvero da quando la grafica ha di fatto consentito trasposizioni abbastanza ricinducibili e fedeli di un attore reale, all'interno di un videogioco. Parliamo chiaramente di esplicite (accreditate) trasposizioni e non di ispirazioni o riferimenti, come possono ad esempio essere i personaggi di Balrog (o M.Bison in versione jap) di Street Fighter oppure Law e Lei in Tekken, rispettivamente ispirati (o palesemente riconducibili) a Mike Tyson, Bruce Lee e Jackie Chan. Nei giochi a 16 bit mi sovvengono i personaggi di Michael Jackson in Moonwalker (1989), di Michael Jordan in Space Jam (1996) e di Shaquille O'Neill in Shaq-fu (1995), oltre alle belle teste digitalizzate dei campioni NBA, in NBA Jam e NBA Jam Te (1993/94), in cui sul primo, tramite trucchetto, potevi far giocare anche l'allora Presidente Clinton. Non cito i giochi basati sulle pellicole a 16 bit in quanto in alcuno di essi l'attore può dirsi rappresentato in sprite sullo schermo (i vari Batman, Terminator, Alien, Arma Letale, Demolition Man Cliffangher, Judge Dredd e via discorrendo...). Ma andiamo nell'era della PlayStation!
20 anni fa circa, e lo ricordo molto bene, sulla prima PlayStation Bruce Willis prestò la sua immagine, con tanto di faccia renderizzata, al protagonista del videogioco "Apocalypse", che era uno sparatutto in terza persona abbastanza originale e complessivamente ben fatto, pur ricordando un poco il titolo "One", sempre per PlayStation e prodotto da ASCII. L'anno di Apocalypse per la precisione era il 1998 e fu prodotto dalla Activision in collaborazione con Neversoft. In tal caso Bruce interpretava un personaggio originale, Trey Kincaid, protagonista del gioco, in piena atmosfera cyberpunk. Non male da giocare anche oggi, se devo dirvela tutta. Se non lo conoscete, rispolveratelo dal retrogaming...non ve ne pentirete. Poco riconoscibili invece, seppur uno sforzo in tal senso c'è stato, gli attori nelle trasposizioni PlayStation di Street Fighter The Movie, di Blade e di Batman e Robin, parliamo quindi di Van Damme, Wesley Snipes, George Clooney, Chris O'Donnel, Arnold Schwarzenegger e Uma Thurmann.
Cambiamo totalmente genere, altro esperimento poco riuscito sulla prima PlayStation fu il calcistico "Bomba 98", anche conosciuto come "Golden Goal 98". Un pessimo gioco di calcio devo dire, che si proponeva però di fare ciò che altri titoli della concorrenza non avevano all'epoca ancora realizzato con evidenza (il top erano Iss Pro 98 e FIFA Road to World Cup 98), ovvero quello di realizzare i calciatori con la loro faccia reale. Insomma, anche se i nomi erano senza licenza e quindi "storpiati" tranne Zola e Di Matteo (che comparivano anche in copertina del gioco), le facce ci dovevano stare! E ci riuscirono, anche se la qualità grafica, le proporzioni corporee e la fluidità erano pessime.....ogni calciatore famoso aveva la suo volto "incollato" sopra il collo. Mi ricordo che l'Italia ne aveva parecchi...ma giocarci a lungo era veramente un sacrificio. Siamo nel 1998 ed il gioco fu prodotto dalla Take 2 in collaborazione con Z-Axis. Stessa sorte i pessimi giochi di Wrestling a 32 bit, ogni wrestler reale aveva la sua versione renderizzata, peccato sempre che in questi casi l'immagine peraltro non splendida, annichiliva la giocabilità. Poi direi che la parentesi con gli sportivi finisce qui, in quanto Bomba fu un progenitore, ma poi quasi ogni sportivo di media notorietà ha prestato nome e faccia all'industria del videogioco a partire dalla generazione successiva a 128 bit ed ora, nel 2018, è il minimo che si possa chiedere!
Passiamo ora alla generazione degli anni duemila di console, l'era dei 128 bit e cominciamo con una splendida serie Capcom, ovvero quella di Onimusha, con 4 fantastici capitoli, dal 2001 al 2006, di cui i primi tre hanno proprio le caratteristiche che cerchiamo. Nel primo (e come Co-starring nel terzo) l'attore Takeshi Kaneshiro prestò la sua immagine per la resa grafica del protagonista Samanosuke, nel secondo il protagonista Jubei era la trasposizione dell'attore Yusaku Matsuda, nel terzo con location più occidentali, abbiamo Jean Reno ad interpretare Jaques. Nulla nel quarto capitolo, Dawn of Dreams, che in tale aspetto rappresentò un'invenzione di tendenza, malgrado mantenesse un'ottima qualità.
Per il resto sulla Ps2 non ci sono personaggi originali interpretati in digitale da attori affermati, se vogliamo escludere il doppiaggio di Ray Liotta per Tommy Vercetti in Vice City (con partecipazione al doppiaggio pure di Philip Michael Thomas di Miami Vice) ed una sempre più accettabile qualità di tie-in (ovvero il videogioco abbinato ad un film), in cui comunque meritano per "riconoscibilità" di essere citate le trasposizioni dello Spider-Man di Raimi (3 videogiochi con Tobey Maguire e cast), quella di Superman Returns (con Brandon Routh digitale e Kevin Spacey...fiacca riuscita, come il film) e quella di Batman Begins, graficamente ottima e con belle versioni digitali di Christian Bale, Liam Neeson e Morgan Freeman.
Passando alla generazione successiva, quella di Ps3 e dell'Xbox 360 a farla da padrone nel cosmo dell'hardcore gaming...sino alle odierne Ps4 ed Xbox One, gli esempi pullulano per quantità+qualità e praticamente tutti gli sportivi ed i tie-in, rispecchiano nell'aspetto e nella fisica l'atleta o l'attore di riferimento. Tanti anche gli esempi di cessione d'immagine ad appannaggio di un personaggio esistente solo nel mondo digitale e possiamo trovarne con Kevin Spacey in Call of Duty Advanced Warfare (2014), Angela Basset in Raimbow Six Siege (2015), il modello Mark Vanderloo unitamente agli attori Martin Sheen e Yvonne Strahovsky erano poi Shepard, l'Uomo Misterioso e Miranda Lawson nella triologia di Mass Effect, Elle Page+Willem Defoe erano personaggi in Beyond (2013), Emma Stone in Sleeping Dogs (2012) anche se più in voce che in resa grafica, Brett Dalton, Ami Marek di Mr Robot ed un sacco di altri attori mediamente conosciuti in Until Dawn (2015). Ho volutamente carrellato i titoli più moderni, in quanto ormai digitalizzare le fattezze di una persona reale, in questo caso di attori, ormai è cosa fattibile con molta semplicità e rappresenta "non un punto d'arrivo ma quasi"....e manca davvero pochissimo affinché queste due realtà, quelle della pellicola è quella del full motion video digitale e del videogioco, passino dalla reciproca compenetrazione alla fusione. La tecnologia è avanti.....non ci si dovrebbe stupire se le controparti digitali di attori celebri in futuro non ne rilevasssero il posto, allorquando l'età dei rispettivi in carne ed ossa non consentirà più loro di impersonare un ruolo originale o ricorrente, ad esempio in una serie. E se nascessero degli attori unicamente digitali, eternamente manipolabili? E poi, da questi medesimi presupposti, vi potrebbero essere dei videogiochi non "ispirati al film", ma assolutamente in grado di farti "stare nel film" ed interagirci ......cose, sino a due decadi fa, a dir poco impensabili! Come dicevo prima manca un niente......davvero un niente e poi dovremo essere noi a dire basta....forse.
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