Film prodotto da Netflix del 2016, con un budget non da trascurare, ben 70 milioni di dollari. In sostanza siamo in Europa, nell'est in particolare in ciò che non troppo esplicitamente capiremo essere la Moldavia. Ebbene lì, una intera città devastata dalla guerra, è divenuta preda di strane creature, gli "Alatara" quasi invisibili e dalle fattezze umane, simili a letali fantasmi....che al semplice tocco sono in grado di uccidere (a causa di un complicato fenomeno ustione/congelamento) chiunque gli si pari davanti. I Marines inviati in Moldavia per risolvere la questione bellica...inevitabilmente andranno a cozzare contro questi Alatara e dovranno coinvolgere uno scienziato, Mark Clyne (James Badge Dale)....che tutto,si sarebbe aspettato di vedere (e vivere) ...fuorché questo.
E qui si snoda il film, in cui in un contesto martoriato della città moldava stereotipata, questo gruppo di Marines con lo scienziato rimane isolato in attesa del recupero, lottando per la propria sopravvivenza e, man mano, imparando a conoscere la natura del "nemico invisibile", sul quale non vi sto a dire i particolari, per non rovinarvi uno spettacolo già di suo non troppo ricco e variegato. Altri membri del cast affermati sono Bruce Greenwood (che abbiamo visto vivere e morire in Star Trek), Max Martini (che ricorderete nel primo Pacific Rim), Clayne Crawford (il nuovo Riggs nella serie TV di Arma Letale) ed Emily Mortimer come personaggio femminile, forse un po' stagionata ma attraente. Il film scorre bene, tuttavia i binari sono troppo di genere, con tanti deja-vu e risvolti banalotti da film action di poca pretesa. Cosa che Spectral non dovrebbe essere sia per il budget, che per la sua appartenenza alle produzioni Netflix. Il protagonista Clyne emerge più per capacità di arrangiamento, spirito d'iniziativa e fortuna che per saggezza e si capisce troppo evidentemente quanto, a volte, la trama venga in soccorso dei nostri eroi. Action, retorica, debole fantascienza e solo un'apparenza di mistico la fanno da padrona, ripeto, malgrado tutto con un buon ritmo di sostegno, anche sul piano registico registico di Nic Mathieu. Ma nulla di che in sostanza, malgrado qualche ambizione che si poteva meglio onorare, anche negli effetti speciali.
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