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Visualizzazione dei post da 2018

Spider-Man and Venom: Separation Anxiety

Giochino targato Acclaim del 1995 per le macchine a 16 bit allora più vendute, parliamo chiaramente del Supernintendo e del Megadrive. Fui molto attento a questa pubblicazione, essendo un fan dell'Uomo Ragno fumettistico, ma purtroppo rimasi molto deluso. Dico purtroppo perché questo titolo rappresentava un seguito che non si era neppur troppo fatto attendere, di un gioco che avevo molto apprezzato e sul quale avevo dedicato moltissime ore sul mio Megadrive, ovvero "Maximum Carnage", del 1994. In effetti la Acclaim, tentando di bissare il successo di questo titolo nonchè temendo il declino delle console a 16 bit, ma soprattutto del 2D (nel 1995 il Saturn ma soprattutto la PlayStation iniziavano a proporsi come "console del futuro")....secondo me è incappata nel classico errore che si compie quando per motivi di business si "bruciano le tappe". Un errore evidente che ha comportato un passo falso a livello qualitativo che, specialmente su un sequel, sign...

Strider 2...Hiryu!

Titolo che venne pubblicato da Capcom alla fine del ciclo vitale della Playstation 1, parliamo in particolare dell'anno 1999, nel mese di Dicembre...praticamente lo abbiamo assaporato nel 2000, quando già si annusava profumino di Playstation 2 e la Dreamcast, bella e dannata, aveva inaugurato l'era 128 bit. Per quel che mi riguarda lo ricordo con piacere all'epoca...ero sotto stress per l'esame di maturità ed allietó non poco le mie pause studio della primavera del 2000.  Ma tutto, ovviamente è relativo e torniamo al presente storico.  La Capcom con Strider 2, in giappone allungato col titolo Strider Hiryu 2,confeziona quindi un piccolo gioiellino, con un motore grafico a 32 bit ma un gameplay ben strutturato e rigidamente in 2d, ai massimi livelli, con un impatto di giocabilità degno del brand Strider...e, diciamolo, dei tanti soldini che, perlomeno a me, fece spendere in sala giochi...nei primissimi novanta. Quindi bellissimo ritrovarlo, rispolverarlo per un sano di...

Spider-Man: l'ultimo volteggio

Quello pubblicato tra la torrida estate e l'inizio dell'autunno da Panini Comics è stato l'ultimo story-arc dello scrittore Dan Slott, il quale da 10 anni è al timone della testata ragnesca. Premetto che non sono un suo grandissimo fan, ho trovato la sua gestione, postuma al reset di Quesada riservato al personaggio, piuttosto altalenante e mai troppo "incisiva". Molti periodi pomposi e drammatici, poi rivelatisi più comuni, scontati...insomma "normali", senza quelle punte di drama e profonda introspezione che ero abituato a leggere tanti anni fa nelle opere, per pescarne due, di De Matteis o non molto lontanamente di Straczynski. Ma si sa, i tempi sono cabiati, i toni sono cambiati ed il personaggio rivisto in chiave leggermente meno adulta e più ariosa, rifacendosi ad un nobile classico pre-anni ottanta, che è rimasto inarrivabile. La parte che preferisco resta quella del Superior Spiderman con tutte le considerazioni che possono derivarne! Ma non usci...

Mazinga Z infinity

Sotto il Monte Fujii viene ritrovato un gigantesco titano, molto simile in fattezze ad un Mazinger ma dieci volte più imponente. Da questo fuoriesce una misteriosa ragazza, Liza, che subito dimostra affinità con Koji Kabuto. Contestualmente a questo evento ricompaiono dal nulla le forze del Dott.Inferno al gran completo.....quelle che Koji ed i nostri eroi pensavano di aver annientato alla fine della serie originale. Beh non era così....ed una dura battaglia sta per ricominciare! Operazione di ritorno per il mitico Robot creato da Go Nagai nel 1972 e che, di fatto, avviò la rivoluzione nel campo del fumetto e dell'animazione, che ha condotto ad un vero e proprio genere, quello robotico, in grado di arricchire la nostra infanzia e condire tutti gli anni ottanta, anche sul piano dei giocattoli. Ma attenzione, più che remake è un sequel, in quanto gli eventi (pur in un contesto riadattato e che si avvale della tecnologia dei nostri giorni) si svolgono 10 anni dopo la fine della seri...

Avengers: Infinity War

Ormai in moltissimi lo avranno visto ed il rischio spoiler si riduce al minimo. Seguo le gesta dei supereroi Marvel da tutta la vita e, benchè ormai il fantomatico Mcu, ossia Marvel Cinematic Universe, si sia solidificato come un genere cinematografico definito e votato allo sbanco dei botteghini.....non si puó assolutamente non convenire sul fatto che "Avengers Infinity War" sia una delle massime espressioni di fumetto trasposto sul grande schermo. Non parlo degli onnipresenti effetti speciali che ormai dischiudono ogni limite tra fantasia e realtà e che, diciamocelo, oggigiorno è il minimo che si possa chiedere ad una produzione del genere, mi riferisco piuttosto al telaio di questo film, lungo oltre due ore e mezzo e straricco di personaggi e vicissitudini diverse, tuttavia perfettamente rese, incanalate e strutturate, non concedendo alla noia neppure dieci secondi del vostro tempo. Doctor Strange, Iron Man, Hulk, Thor, Capitan America, Pantera Nera, I Guardiani della Ga...

The Grey.....Liam Neeson tosto!

The Grey è un film del 2012. Ha origini nobili e letterarie ("The Ghost Walker" di I.M.Jeffers) ed il film sostanzialmente arriva dove si prefigge e rende bene, con ottime interpretazioni del cast, un giusto ritmo, una buona fotografia, che in questo genere di pellicole ha un ruolo tutt'altro che secondario. In pratica John (Neeson) è un cacciatore ed il suo compito è quello di vigilare sulla vita e sull'incolumità degli operai di una compagnia petrolifera, nelle gelide aree di estrazione dell'Alaska. John quindi combatte ed uccide principalmente i lupi ed è il migliore....ma ha un segreto, un male oscuro. Dopo aver perso l'amore della sua vita.....stare al mondo, cacciare, non gli interessa più. Nulla per lui ha un senso e medita, intimamente, il suicidio.  Quando termina la sua missione, John ed i suoi compagni prendono allora l'aereo che avrebbe dovuto ricondurli a casa, purtroppo però il mezzo precipita e si schianta in una non precisata zona dell...

The Outsider

Siamo negli anni cinquanta. Il Giappone, dopo aver perso la guerra con ancor fresco l'incubo delle bombe atomiche, tenta di riprendersi economicamente, tra molteplici slanci capitalistici ed altrettante contraddizioni con la propria storia. Gli americani sono ancora stanziati nel paese e le multinazionali occidentali conducono proficui affari in una nazione, in quel momento storico "sfruttabile". In questo contesto temporale, in un  ignoto carcere si trova imprigionato Nick (Jared Leto), un ex Militare USA senza una storia precisa alle spalle, alla ricerca di sè stesso. Un giorno nella prigione, salva la vita a Kiyoshi un giovane membro Yakuza, così da quell'episodio nasce trai due una profonda complicità unita ad un grandissimo e reciproco rispetto, incorruttibile. E così Kiyoshi, quando riuscirà ad uscire di prigione, condurrà Nick in una nuova vita, all'interno di una famiglia della Yakuza, in cui l'americano, benché diverso, scoprirà le radicate virtù dell...

Open House

Un flop totale. Ahi ahi!!!!! "Open House", nuovo pseudo-horror prodotto per Netflix, rappresenta una sorta di prontuario sul come distruggere l'essenza di un film, spezzare repentinamente un interesse innescato nello spettatore, che pur s'era discretamente ben coltivato nei primi tre quarti d'ora di pellicola, ed infine portare al più desolato pentimento: quello di avergli concesso due ore del vostro tempo!  Si perché, se dal plot certamente poteva nascere qualcosa di interessante, intrigante ed allo stesso tempo inquietante....alla fine dei giochi un'ultima mezz'ora, a dir poco devastante, toglie ogni sorta di dignità a questo lavoro.....arrivando a prendere per fondelli chi ha premuto il tasto play.  Per farla breve in una famiglia, con qualche serio problema economico ma comunque con sani valori, un giorno....mentre faceva la spesa e sotto gli occhi del figlio, muore il papà, Brian. Questa dipartita lascia la mamma Naomi (Piercey Dalton) ed il figl...

Hokutonoken 199x e 200x action figures kayodoo

T orniamo un pó indietro, siamo a cavallo tra la fine degli anni novanta ed i primi del 2000. Per me erano gli anni dell'università e come si suol dire....all'interno della giornata didattica, la capata in fumetteria era imprescindibile!!! In una di queste visite, nel settembre del 2000 ho scoperto la serie Kayodoo (casa giapponese di action figures, ovviamente import) ispirata alla serie di Kenshiro, che si chiamava 199x. Ebbero anche un discreto seguito, soprattutto per la quasi contemporanea uscita di un gioco veramente molto bellino sulla prima Playstation,ispirato alla saga della prima serie del successore della Divina Scuola di Hokuto.  Si chiamava " Hokutonoken Sekimatsu yuseisyu desentsu". Ora che questo titolo arzicocolato campeggia nella vostra mente, vi sentite rinati dite la verità! Comunque, tornando a noi, il mio primo action figure della serie 199x fu proprio Kenshiro, banale ma vero, tuttavia non mi soddisfò oltremodo. Aveva più il gusto del raro, d...

Lavender

Il titolo prende dal verso della canzoncina...."Lavender blue...dilly...dilly.."....l'avete presente? In ogni caso io ho presente una mitica canzone dei Marillion da quel bel disco che è Misplaced Childhood dell'85, pertanto la lavanda è pure rock ed in genere mi va parecchio a genio. Quindi questo film che di lavanda vuol assaporarsi ed assaporarci, veramente mi attraeva e quindi, tracchete, me lo son visto. Finito lo spettacolo, non penso a Cenerentola, non penso al film....ma penso ancora ai Marillion, che col film in effetti non c'entrano un benemerito cacchio. Perché? Ma per salvare la lavanda è chiaro. Già ,insomma, capiamo che l'intrattenimento non è stato il massimo. E vabbè pazienza. Messo tutto sul tavolo, ci sono alcuni (pochi) pregi e diversi difetti che purtroppo non consentono la normale soddisfazione dello spettatore. Il primo? Una prevedibilità pazzesca per tre quarti della sua classica torta. Dico tre quarti perché un piccolo risvoltino degno ...

NR....o Ennerre....le mitiche maglie di lanetta della serie A

Ragazzi, il titolo la dice tutta soprattutto al tatto, ve le ricordate quelle neppure troppo distanti cronologicamente maglie di calcio? La domanda era sempre....ma come facevano a non sudare con quella strana fibra, sembrava lanetta...e si indossava per tutta la stagione, pure a Maggio, Giugno...Agosto, Settembre! Impossibile non pensare anche a quanto odorino emanassero i nostri campioni. In poche parole....secondo me si, sudavano e pure parecchio!!! Ovviamente, i materiali di oggi sono tutt'altra cosa, eppure queste caratteristiche non troppo gentilmente refrigeranti, erano il marchio di fabbrica di una società italiana che aveva molte squadre nella sua scuderia negli anni ottanta, mi riferisco alla NR, le cui iniziali campeggiavano cucite sulle divise di molti gloriosi club, tra cui Napoli, Roma, Udinese, Milan, Sampdoria, Fiorentina ed in molti campioni l'hanno indossata....Maradona, Falcao, Giannini,Zico, Baresi, Antognoni, Socrates, Baggio...per dirne solo alcuni.  E n...

Se ci conoscessimo oggi

"When we first met" aka in italiano, "Se ci conoscessimo oggi" è la nuova commediuzza di un'ora e mezza, proposta da Netflix in questo freddo Febbraio 2018. Mette in campo qualche trentenne di prospettiva, conosciuto più che altro nell'ambito delle serie TV con qualche excursus cinematografico. E così troviamo questo poker di attori: Adam DeVine (Modern Family e varie altre sitcom), Alexandra Daddario (Percy Jackson saga, Baywatch, San Andreas, True Detective...), Robbie Amell (Flash, Tomorrow People ed un paio di buone produzioni Netflix) e Shelley Henning (TeenWolf su tutto). Il film è sufficiente, certo non brilla come potrebbe e dovrebbe, ha un ritmo strano, incostante e non frizza in originalità, per nulla. In pratica la struttura è quella tipica del triangolo amoroso imperfetto...lui, lei, l'altro e  la sorpresa. Praticamente Noah, il protagonista (DeVine) ama Avery (La Daddario), conosciuta tre anni prima, nel 2014, ad una festa per Halloween. T...

Spectral

Film prodotto da Netflix del 2016, con un budget non da trascurare, ben 70 milioni di dollari. In sostanza siamo in Europa, nell'est in particolare in ciò che non troppo esplicitamente capiremo essere la Moldavia. Ebbene lì, una intera città devastata dalla guerra, è divenuta preda di strane creature, gli "Alatara" quasi invisibili e dalle fattezze umane, simili a letali fantasmi....che al semplice tocco sono in grado di uccidere (a causa di un complicato fenomeno ustione/congelamento) chiunque gli si pari davanti. I Marines inviati in Moldavia per risolvere la questione bellica...inevitabilmente andranno a cozzare contro questi Alatara e dovranno coinvolgere uno scienziato, Mark Clyne (James Badge Dale)....che tutto,si sarebbe aspettato di vedere (e vivere) ...fuorché questo.  E qui si snoda il film, in cui in un contesto martoriato della città moldava stereotipata, questo gruppo di Marines con lo scienziato rimane isolato in attesa del recupero, lottando per la propria ...

I cavalieri dello zodiaco: dai cartoni ai giocattoli...nel 1990/91

Lo ricordo ancora benissimo come fosse ieri!!! Era il 1990, Marzo per la precisione, annunciata da spot pubblicitari a più non posso nel circuito locale di Odeon TV, era finalmente giunta qui in Italia una serie rivoluzionaria, "I Cavalieri dello Zodiaco". E lo era sul serio: sigla italiana con gli attributi, animazione da paura, scene pirotecniche e spettacolari, un pathos avvolgente che poi sarà una costante per tutti gli archi narrativi a venire ed infine quel mix tra epica, classico e design lucente dal tocco futuristico....decisamente acchiappone! Insomma tante cose, messe bene insieme e rese eccellentemente a livello tecnico. I cavalieri, il cosmo, i loro colpi divennero in poco il nostro chiodo fisso, con tanto di immedesimazioni e battaglie approntate a scuola ed a casa. Poco prima della sera l'appuntamento con Odeon TV era, scontatamente imprescindibile...ed idem le chiacchiere il giorno seguente con i compagni, ipotizzando o commentandone i risvolti. Un fenomeno...