Questa serie, molto amata anche dal sottoscritto, è un chiaro esempio di come la Sega sapeva fare i videogiochi per valorizzare la propria console, in questo caso siamo sulla 16 bit generation e quindi sul mitico Megadrive. La sua epopea (lo dovevo dire, l'avevo in canna) è stata come la triologia di Spiderman di Sam Raimi: il primo bellissimo, il secondo eccezionale e meglio, il terzo decisamente in calo. Ma andiamo con ordine! 😉
STREETS OF RAGE (1991).
Subito una musichina molto ganza ci introduce al racconto di una città, una volta pacifica e onesta, che oggi è divenuta preda di una organizzazione criminale, capeggiata da un certo Mister X (X e basta e non si chiama Xavier, non è un genio della mente etc...) che ha corrotto tutto e tutti, persino le forze dell'ordine....finché tre ex poliziotti non decidono che è abbastanza: è il momento di ribellarsi. Trama alla Chuck Norris, pochi fronzoli, si va (coerentemente col titolo) in strada e... tante sane menate.
La prima volta che giocai a Street of Rage (Bare Knuckle in Giappone) era inverno pieno, mia zia mi regalò questa cartuccia dalla copertina che era tutto un programma....una bella rissa in ambiente urbano. Provai subito un risucchio pazzesco, era veramente giocabile, stampo da sala giochi fondato sull'immediatezza (Double Dragon o ancor più Final Fight docet), ed in doppio era ancora più coinvolgente. Molti miei compagni impazzirono e venivano spesso a casa mia solo per fare il doppio e provare a finire il gioco, in ciò che oggi chiameremo "cooperativa". Piccola chiosa....gli amici amanti del picchiaduro a scorrimento che avevano il Supernintendo con Final Fight per una volta sbavavano: nella loro console e versione (in esclusiva) del giocone Capcom, non si poteva giocare in due.
Ahi, niente doppi, tanto rosicare per i cari nintendisti dell'epoca. Noi che non sapevamo na Sega...invece avevamo il giochetto proprio per svernare a suon di mazzate co-op!!!!
A parte gli scherzi, qui la Sega, seppure con una grafica non proprio da urlo, aveva fatto centro.
Poi aspettiamo un attimo, ho si scritto grafica non da urlo, in quanto a livello di definizione soprattutto Final Fight era meglio, ma non era brutta, infatti sulle animazioni i due titoli se la giocavano, peró Streets of Rage era concepito e strutturato proprio bene...aveva, nei suoi 8 livelli, una tale e tanta varietà di quadri e di boss che l'altro picchiaduro in questione se li sognava. Bellissimi gli stage della spiaggia, quello della nave, quello del ponte notturno....insomma vari e veramente, ma dico veramente, belli da affrontare.
A livello di giocabilità l'esperienza è pure ottima, il genere era classico, ma completo. La nostra scelta di personaggi è a 3, sufficientemente caratterizzati e diversificati (Axel, Adam, Blaze) ognuno con i suoi relativi punti di forza e debolezza. Blaze unica femminuccia, era la più veloce ed agile ma la meno potente, Axel biondo in jeans e t-shirt, era potente ma poco agile nel salto e mediamente veloce, Adam, personaggio di colore, aveva salto e potenza buoni, ma era lentino.
Ad ognuno la sua simpatia e la sua strategia. Armi, oggetti da scagliare, mosse, prese, schiaccioni e combinate poi non mancavano, anzi la presa oltre ad essere bella da vedere, toglieva tanta energia ai nostri teppistelli-criminali di turno. Poi alle peggio c'era pure il bombone, uno a vita, rappresentato dalla chiamata di una volante della polizia che lanciava una bazookata e annientava tutti i nemici su schermo o, se chiamata a fine livello, fiaccava un poco il boss.
Vi erano anche, una volta pervenuti alla resa dei conti, dei finali alternativi (positivo e negativo), tutti da scoprire in base alla risposta che si darà alla domanda di Mister X. Da non dimenticare, colonna sonora Techno/New Wave di Yuzo Koshiro......da paura. Ineguagliata sul Megadrive, meritevole di acquisto a parte. Per concludere insomma, un classico, un must del Megadrive che avrebbe conosciuto un degno e superiore erede nel suo sequel. Siamo a livelli alti e pure oggi....rigiocarlo è un piacere.
STREETS OF RAGE 2 (1992/93)
Uso la data '92/93 in quanto nel 1992 è uscito in Giappone col suo titolo originale Bare Knuckle 2 ed in Europa col titolo che tutti sappiamo, nel 1993.
Mr. X è tornato, stavolta ha rapito Adam, uno dei protagonisti del primo gioco. Axel e Blaze coadiuvati dal Wrestler Max e dal fratello minore di Adam, Eddy accompagnato dal suo caratterizzante skateboard lo dovranno liberare. La Sega, se era già andata da paura col primo titolo, con questo seguito fa ancor più un favore al Megadrive, rendendolo sede di uno dei migliori picchiaduro a scorrimento laterale di sempre. Forse il migliore in assoluto, per quel che mi riguarda. Ci giocai nel 1994 e non solo ritrovai le stesse sensazioni e divertimento del primo, ma con una perfetta coerenza col suddetto...mi misurai con un titolo "cresciuto". Era graficamente migliore, i personaggi da 3 ora sono passati a 4 giocabili, inoltre erano più grossi, animati e definiti meglio, un vero piacere per gli occhi.
La struttura dei livelli, sempre 8 in tutto, era sempre molto varia (forse qualche design simile al primo gioco) ma con un grado di libertà di movimento maggiore, addirittura alcuni stage da lineari, divenivano persino isometrici ed inoltre, a vantaggio della varietà e del coinvolgimento del giocatore, in un medesimo livello si poteva passare da una location esterna ad un'altra interna.
Maggiore era anche il grado di interazione con gli oggetti dello sfondo, relativi per ogni stage. Nemici anche in questo caso diversi e tosti, ottimamente resi. Manca la mossa speciale, ossia la bazookata della polizia, sostituita però dalle mosse speciali individuali dei personaggi, eseguibili tramite relativo tasto o tramite combinazione con la levetta del pad. Non ci sono più due finali ma uno solo, ovviamente trionfale per i nostri eroi (la fatica è arrivarci 😁). Colonna sonora sempre da urlo di Koshiro, in linea con il grandioso soundtrack del primo.
Concludendo, questo è stato e resta il capolavoro della serie e di tutto il suo genere di quegli anni.
STREETS OF RAGE 3 (1994).
Mr X (sempre lui) è tornato, molto incazzato e stavolta vuole stupirci, ossia farà una cosa che non ha mai fatto prima, ovvero proverà a conquistare la città che prima era onesta e pacifica, che guarda caso ora è tornata ad essere onesta e pacifica
, cercando ritrasformarla nella città corrotta e criminale dei suoi (del mister) bei tempi. Stavolta si farà aiutare dallo scienziato Dott. Dahm, genio cattivo della robotica, che ad hoc sostituirà le autorità con i suoi cyborg, dipendenti dal volere del mister pareggio.
Ottimo piano Mr. X.....ma attento anche qui succederà una cosa mai successa prima....quattro individui (buoni) cercheranno di sconfiggerti, perché la città deve essere sempre e solo onesta e pacifica. Chiaro mister?
E così parte Streets of a Rage 3!!!
Essere l'erede o il sequel di un capolavoro è una bella responsabilità, ormai tutti hanno delle aspettative molto-molto elevate, e non sempre questo peso porta i frutti sperati. Peso che i programmatori hanno cercato di gestire senza troppo cambiare le carte in tavola, apportando lievi modifiche che tra poco affronteremo nei particolari.
STREETS OF RAGE (1991).
Subito una musichina molto ganza ci introduce al racconto di una città, una volta pacifica e onesta, che oggi è divenuta preda di una organizzazione criminale, capeggiata da un certo Mister X (X e basta e non si chiama Xavier, non è un genio della mente etc...) che ha corrotto tutto e tutti, persino le forze dell'ordine....finché tre ex poliziotti non decidono che è abbastanza: è il momento di ribellarsi. Trama alla Chuck Norris, pochi fronzoli, si va (coerentemente col titolo) in strada e... tante sane menate.
La prima volta che giocai a Street of Rage (Bare Knuckle in Giappone) era inverno pieno, mia zia mi regalò questa cartuccia dalla copertina che era tutto un programma....una bella rissa in ambiente urbano. Provai subito un risucchio pazzesco, era veramente giocabile, stampo da sala giochi fondato sull'immediatezza (Double Dragon o ancor più Final Fight docet), ed in doppio era ancora più coinvolgente. Molti miei compagni impazzirono e venivano spesso a casa mia solo per fare il doppio e provare a finire il gioco, in ciò che oggi chiameremo "cooperativa". Piccola chiosa....gli amici amanti del picchiaduro a scorrimento che avevano il Supernintendo con Final Fight per una volta sbavavano: nella loro console e versione (in esclusiva) del giocone Capcom, non si poteva giocare in due.
Ahi, niente doppi, tanto rosicare per i cari nintendisti dell'epoca. Noi che non sapevamo na Sega...invece avevamo il giochetto proprio per svernare a suon di mazzate co-op!!!!
A parte gli scherzi, qui la Sega, seppure con una grafica non proprio da urlo, aveva fatto centro.
Poi aspettiamo un attimo, ho si scritto grafica non da urlo, in quanto a livello di definizione soprattutto Final Fight era meglio, ma non era brutta, infatti sulle animazioni i due titoli se la giocavano, peró Streets of Rage era concepito e strutturato proprio bene...aveva, nei suoi 8 livelli, una tale e tanta varietà di quadri e di boss che l'altro picchiaduro in questione se li sognava. Bellissimi gli stage della spiaggia, quello della nave, quello del ponte notturno....insomma vari e veramente, ma dico veramente, belli da affrontare.
A livello di giocabilità l'esperienza è pure ottima, il genere era classico, ma completo. La nostra scelta di personaggi è a 3, sufficientemente caratterizzati e diversificati (Axel, Adam, Blaze) ognuno con i suoi relativi punti di forza e debolezza. Blaze unica femminuccia, era la più veloce ed agile ma la meno potente, Axel biondo in jeans e t-shirt, era potente ma poco agile nel salto e mediamente veloce, Adam, personaggio di colore, aveva salto e potenza buoni, ma era lentino.
Ad ognuno la sua simpatia e la sua strategia. Armi, oggetti da scagliare, mosse, prese, schiaccioni e combinate poi non mancavano, anzi la presa oltre ad essere bella da vedere, toglieva tanta energia ai nostri teppistelli-criminali di turno. Poi alle peggio c'era pure il bombone, uno a vita, rappresentato dalla chiamata di una volante della polizia che lanciava una bazookata e annientava tutti i nemici su schermo o, se chiamata a fine livello, fiaccava un poco il boss.
Vi erano anche, una volta pervenuti alla resa dei conti, dei finali alternativi (positivo e negativo), tutti da scoprire in base alla risposta che si darà alla domanda di Mister X. Da non dimenticare, colonna sonora Techno/New Wave di Yuzo Koshiro......da paura. Ineguagliata sul Megadrive, meritevole di acquisto a parte. Per concludere insomma, un classico, un must del Megadrive che avrebbe conosciuto un degno e superiore erede nel suo sequel. Siamo a livelli alti e pure oggi....rigiocarlo è un piacere.
STREETS OF RAGE 2 (1992/93)
Uso la data '92/93 in quanto nel 1992 è uscito in Giappone col suo titolo originale Bare Knuckle 2 ed in Europa col titolo che tutti sappiamo, nel 1993.
Mr. X è tornato, stavolta ha rapito Adam, uno dei protagonisti del primo gioco. Axel e Blaze coadiuvati dal Wrestler Max e dal fratello minore di Adam, Eddy accompagnato dal suo caratterizzante skateboard lo dovranno liberare. La Sega, se era già andata da paura col primo titolo, con questo seguito fa ancor più un favore al Megadrive, rendendolo sede di uno dei migliori picchiaduro a scorrimento laterale di sempre. Forse il migliore in assoluto, per quel che mi riguarda. Ci giocai nel 1994 e non solo ritrovai le stesse sensazioni e divertimento del primo, ma con una perfetta coerenza col suddetto...mi misurai con un titolo "cresciuto". Era graficamente migliore, i personaggi da 3 ora sono passati a 4 giocabili, inoltre erano più grossi, animati e definiti meglio, un vero piacere per gli occhi.
La struttura dei livelli, sempre 8 in tutto, era sempre molto varia (forse qualche design simile al primo gioco) ma con un grado di libertà di movimento maggiore, addirittura alcuni stage da lineari, divenivano persino isometrici ed inoltre, a vantaggio della varietà e del coinvolgimento del giocatore, in un medesimo livello si poteva passare da una location esterna ad un'altra interna.
Maggiore era anche il grado di interazione con gli oggetti dello sfondo, relativi per ogni stage. Nemici anche in questo caso diversi e tosti, ottimamente resi. Manca la mossa speciale, ossia la bazookata della polizia, sostituita però dalle mosse speciali individuali dei personaggi, eseguibili tramite relativo tasto o tramite combinazione con la levetta del pad. Non ci sono più due finali ma uno solo, ovviamente trionfale per i nostri eroi (la fatica è arrivarci 😁). Colonna sonora sempre da urlo di Koshiro, in linea con il grandioso soundtrack del primo.
Concludendo, questo è stato e resta il capolavoro della serie e di tutto il suo genere di quegli anni.
STREETS OF RAGE 3 (1994).

, cercando ritrasformarla nella città corrotta e criminale dei suoi (del mister) bei tempi. Stavolta si farà aiutare dallo scienziato Dott. Dahm, genio cattivo della robotica, che ad hoc sostituirà le autorità con i suoi cyborg, dipendenti dal volere del mister pareggio.
Ottimo piano Mr. X.....ma attento anche qui succederà una cosa mai successa prima....quattro individui (buoni) cercheranno di sconfiggerti, perché la città deve essere sempre e solo onesta e pacifica. Chiaro mister?
E così parte Streets of a Rage 3!!!
Essere l'erede o il sequel di un capolavoro è una bella responsabilità, ormai tutti hanno delle aspettative molto-molto elevate, e non sempre questo peso porta i frutti sperati. Peso che i programmatori hanno cercato di gestire senza troppo cambiare le carte in tavola, apportando lievi modifiche che tra poco affronteremo nei particolari.
Attenzione, io lo giocai molto tardi nel 1996, a causa delle recensioni non proprio splendide che all'epoca lessi al riguardo e non mi volevo troppo rovinare la bocca, così tanto viziata in meglio dai primi due titoli...quindi aspettai il classico calo di prezzo per poterlo provare. Forse perché,al contrario dei players che lo comprarono appena uscito, lo giocai con un atteggiamento prevenuto (al peggio)...non potei e non posso assolutamente dire che è un brutto gioco, anzi è veramente un buon picchiaduro a scorrimento che mantiene tutte le tipiche caratteristiche della sua serie, con qualche lieve cambiamento e qualche lieve novità. I personaggi selezionabili sono sempre 4, dagli storici Axel e Blaze, al piccoletto in skate Eddy apparso nel secondo capitolo, alla new entry Dott. Zan, un cyborg disumanizzato dal dottor Dahm, che desidera vendetta e giustizia. Mancano Adam del primo titolo (e solo in cameo nel secondo, in quanto era stato rapito) ed il wrestler Max trai protagonisti del secondo, ma attenzione il wrestling non è stato accantonato, infatti tra i personaggi sbloccabili nel corso della storia, oltre al simpatico canguro picchiatore Roo, vi è il wrestler Shiva, che di fatto per caratteristiche, non farà rimpiangere Max. Le mosse speciali ora hanno una barra energetica a parte, non comporteranno decurtazioni della vostra barra vitale ogni qual volta le eseguirete, quindi potrete averne illimitatamente, ma saranno comunque dipendenti dalla loro suddetta barra: più alta è più male farete e viceversa. Saranno anche relativamente per ogni personaggio con diverse attitudini, integrabili con armi che raccoglierete lungo gli stage e questa non è affatto male come caratteristica.
I livelli sono sempre 8 ma tornano con gli interessi i finali diversi:ora vi sono, a seconda delle sorti del vostro percorso, appunto 4 differenti varianti con cui portare a termine la vostra avventura . La grafica qualcuno l'ha criticata, per me è ottima, a parte qualche discutibile scelta cromatica....siamo sempre ai massimi livelli per quello che poteva fare un Megadrive. La musica di Koshiro fa sempre la sua parte anche se i motivetti non sono parimenti avvolgenti ed orecchiabili come nel primo capitolo, che per me sotto il profilo musicale resta ineguagliato.
Non ho giocato ne avuto modo di vedere la versione originaria giapponese del titolo, ma ad onor di cronaca molti fans all'epoca lamentarono censure e cattive traduzioni nel passaggio alla versione europea e furono critiche molto accese, addirittura al punto dall'affermare che tolgono molto sapore al gioco ed alla storia (storia....è una parola grossa). Non sarebbe la prima volta di un mezzo pasticcio tra la versione giapponese e quella del nostro continente, quindi posso comprendere le incavolature.
Insomma, conversioni a parte, questo è un gioco che se pecca in qualcosa per me è in originalità, ovviamente non é più la novità del "di tutto e di più" che spacca e ti fa spalancare la bocca...ma resta se non un ottimo gioco, veramente un buon picchiaduro se contestualizzato nella triologia di Street of Rage. Fosse stato un titolo a parte ed uscito in un altro momento storico, avrebbe certamente incassato ancor più gloria.

Non ho giocato ne avuto modo di vedere la versione originaria giapponese del titolo, ma ad onor di cronaca molti fans all'epoca lamentarono censure e cattive traduzioni nel passaggio alla versione europea e furono critiche molto accese, addirittura al punto dall'affermare che tolgono molto sapore al gioco ed alla storia (storia....è una parola grossa). Non sarebbe la prima volta di un mezzo pasticcio tra la versione giapponese e quella del nostro continente, quindi posso comprendere le incavolature.
Insomma, conversioni a parte, questo è un gioco che se pecca in qualcosa per me è in originalità, ovviamente non é più la novità del "di tutto e di più" che spacca e ti fa spalancare la bocca...ma resta se non un ottimo gioco, veramente un buon picchiaduro se contestualizzato nella triologia di Street of Rage. Fosse stato un titolo a parte ed uscito in un altro momento storico, avrebbe certamente incassato ancor più gloria.
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